Emilia Clima - Suor Dionisia
nata a Gimino il 30.03.1921
morta a San Pietro di Feletto il 2.07. 2024
Emilia nasce il 30 marzo 1921 a Gimino, in Croazia. Cresce in una famiglia cristiana e fin da piccola sente di essere amata non solo dai suoi familiari, ma in particolare da Dio Padre che l’ha voluta sua figlia con il Battesimo. Da adolescente conosce le Ancelle e, con serena consapevolezza, decide di entrare in Istituto il 24 ottobre 1935.
Inizia il noviziato il 2 febbraio 1937, prendendo il nome di Sr Dionisia ed emette la prima professione con i suoi voti il 2 febbraio 1939, confermati il 6 settembre 1942, con la professione perpetua.
Dopo i primi voti è mandata a Pisino e l’anno successivo a Trieste al Sergio Laghi. Lì ha svolto il lavoro di magliaia e si prestava per altri servizi, secondo le esigenze della casa che accoglieva ragazzi bisognosi di assistenza. Dal 1941, per una decina di anni, ha lavorato come magliaia in Casa Madre, a Venezia. Dal 1951 al 1983 ha esercitato il servizio di cuoca in varie comunità: Roma, Educandato a Trieste, Teolo, Casa Madre. Dal 1983 al 2007 è stata nella comunità di Levego dove il suo ricordo è tuttora vivissimo. Dopo i sei anni vissuti a Gorizia, nel 2013, è passata a San Pietro di Feletto dove la sua salute piano piano è venuta meno senza però togliere nulla alla lucidità della sua mente, alla sua memoria, alla sua capacità di offerta, al suo interesse per l’Istituto, per le sorelle e per tutti coloro che portava nel cuore.
Sr Dionisia è stata una persona serena, semplice, attenta alle novità, pronta ad accogliere ogni suggerimento per crescere nella fede, per dare contenuto alla sua spiritualità, per essere testimone gioiosa e sempre innamorata del suo Signore. Non aveva pretese perché sapeva godere di ogni cosa, per piccola che fosse e, in ogni cosa, trovava motivo per ringraziare il Signore per la sua magnificenza, per la gratuità di quanto riceveva.
Era attenta alle persone: le sapeva ascoltare, confortare, incoraggiare; riusciva a calmare i cuori in sofferenza con la sua pacifica parola, fondata sulla fede e sulla fiducia che il Signore non ci abbandona mai.Ne è testimonianza alcuni scritti lasciati in eredità per chi l’ha conosciuta e sentita vera amica. Scriveva: … La mia penna non è in grado di esprimere i segni di amore che il Signore mi ha manifestato fin dalla mia giovinezza. L'eternità non mi basterà per ringraziarlo per quanto mi ha dato, per il passato e per il presente, sono contenta di Lui; nella fatica e nel dolore ho sempre sperimentato la sua presenza e il suo amore…
E ancora: … che io riesca ancora utile al mondo contribuendo con l'ottimismo e con la preghiera alla gioia e al coraggio di chi è di turno nelle responsabilità, vivendo uno stile di contatto umile e sereno con il mondo in trasformazione, senza rimpianti sul passato facendo delle mie sofferenze umane un dono di riparazione. Che la mia uscita dal campo di azione sia semplice e naturale come un felice tramonto di sole che possa dire: "rosso di sera bel tempo si spera" . E domani sarà un giorno splendido pieno di sole…
E sicuramente quel “Sole” l’ha incontrato il 2 luglio 2024 all’età di 103 anni, dopo averlo atteso a lungo, con il tenero timore che Lui, il suo Signore, si fosse dimenticato di lei!