Messaggi dal Capitolo
25 luglio
Si legge dal regolamento del Capitolo quanto concerne la sessione delle votazioni. Dopo il canto del Veni Creator si passa alla votazione: ogni singola sorella sale al tavolo della presidenza ed esprime segretamente la sua preferenza inserendola nella cassetta preparata. Terminata la votazione si fa lo spoglio delle schede e risulta eletta Sr Maria de Lourdes Fernandez Santos.
Sr Gianna chiede all’interessata la disponibilità ad accogliere il servizio. Sr M de Lourdes desidera di potersi ritirare in cappella per qualche istante perché è cosciente del servizio e ha ancora bisogno di chiedere luce al Signore. Al rientro Sr M de Lourdes afferma che è convinta che il Signore guida i suoi passi e cammina accanto a lei, sa che può contare su ogni sorella, riconosce i suoi limiti ma ugualmente confida nell’aiuto del Signore e di ciascuna e accetta il nuovo servizio.
Allora si inizia la celebrazione di ringraziamento: vengono mescolate le terre delle tre porzioni e viene riempito un nuovo vaso che Sr Gianna consegna a Sr M de Lourdes perché continui a coltivare la terra dell’Istituto nella sua differente realtà garantendo l’unità e la vita stessa dell’Istituto. Il vaso viene deposto ai piedi del quadro della Fondatrice e prendendo in mano la statua di Gesù Bambino, cantando l’inno dell’Istituto, ci si dirige in cappella per il canto del Te Deum cui fa seguito l’abbraccio di ciascuna capitolare alla nuova guida dell’Istituto.
Si conclude ogni rito consumando un aperitivo segno della festa e del ringraziamento.
24 luglio
Dopo la recita delle Lodi e la comunione eucaristica, poiché oggi non si ha la celebrazione eucaristica, si continua a lavorare sul materiale già studiato nel pre-capitolo: votazione dei cambiamenti apportati ad documento sugli orientamenti economici e sulle petizioni ricevute. È un lavoro che continua a confrontarci sul bisogno della trasparenza, delal comunicazione, sulla formazione alla corresponsabillità e alla coerenza con la scelta di vita fatta.
Il pomeriggio è vissuto all'insegna di un cammino per il discernimento in vista della elezione della nuova Madre generale. La moderatrice ci ha invitate ad elencare, prima a livello personale e poi a piccoli gruppi sempre più allargati, i criteri-caratteristiche che dovrebbe avere la prossima guida dell'Istituto. Un lavoro che ci ha viste riflettere con libertà e concordare su aspetti essenziali. Poi preghiera personale su uno schema di discernimento evangelico sul vangelo di Marco: Giacomo e Giovanni che chiedono di poter sedere alla destra e sinistra del Signore nel suo Regno! L'adorazione serale conclude la giornata.
23 luglio
Oggi è Santa Brigida, patrona dell'Europa e noi la preghiamo perché susciti una nuova evangelizzazione in questo continente.
Il lavoro capitolare si concentra sull'ascolto della relazione riguardante l'Italia e la Svizzera, pur essendo chiusa quest'ultimo luogo di presenza. Dopo l'analisi della situazione italiana viene offerto uno spazio di riflessione personale affinché si facciano emergere tutte le risorse e le sfide che l'ascolto di questi giorni ha fatto emergere in ciascuna. Nel pomeriggio si è state invitate, nel lavoro di gruppo, a fare una sintesi per cogliere le priorità che dovranno aiutarci a stendere nei prossimi giorni le linee su cui operare nel futuro imminente.
Nella sera si partecipa alla celebrazione eucaristica al Sacello: un piccolo santuario dedicato alla Madonna del Carmine verso il quale ogni anno viene celebrata la Santa Messa. Un luogo panoramico molto bello da cui davvero la Madonna del Carmelo può estendere il suo mantello per proteggere e confortare chi vi abita. Noi abbiamo chiesto forza e luce per il nostro lavoro capitolare.
22 luglio
La giornata viene vissuta ascoltando la relazione sullo stato economico dell'Istituto, le sue problematiche e le prospettive future. Al di là delle difficoltà legate alla crisi che si sta sviluppando a livello mondiale, come conseguenza delle guerre presenti, si continua a credere nella Provvidenza e al realizzarsi della Parola del Signore che chi lo segue davvero riceve il centuplo di ciò che lascia. Ogni porzione si sente cooinvolta nel cercare modalità per il proprio vivere quotidiano, per continuare ad evangelizzare attraverso le varie opere apostoliche, per essere solidali con i poveri condividendo con loro ciò che si ha.
Nel pomeriggio ci si apre all'ascolto delle relazioni presentate dalla Regione Brasile e dalla Costa d'Avorio: un panorama che allarga il nostro orizzonte e ci immette in un ambiente dove la cura è rivolta affinché ci sia più vita attraverso la formazione e l'educazione di bambini, ragazzi e giovani e di tutti coloro che collaborano nel nostro servizio. Non mancano risorse che fanno ardere i cuori di chi già opera in quelel realtà ma sono accompagnate sempre da sfide che chiedono discernimento e coraggio per scelte audaci.
Oggi 21 luglio 2024 sono iniziati i lavori capitolari delle Ancelle di Gesù Bambino a Gallio (VI).
Questa prima giornata, dopo tutti i preliminari che la celebrazione del Capitolo richiede, è stata caratterizzata dalla presentazione della relazione sullo stato dell’Istituto del sessennio 2018/2024, da parte della Madre Generale, suor Gianna Cita.
Ha fatto seguito le riflessioni sul testo da parte delle capitolari, che hanno cercato di evidenziare o sottolineare la concretezza e la chiarezza della relazione stessa.
In questo percorso dei lavori siamo sostenute e seguite dalla facilitatrice e moderatrice suor Bruna delle Suore Orsoline del Cuore di Maria.
Sabato 20 luglio. – la giornata si è aperta con la recita delle lodi e la celebrazione eucaristica. Padre Beppe Pierantoni, dehoniano, ha proposto una riflessione sul vangelo della visitazione. Ha affermato che il mistero dell’Incarnazione ha inizio proprio con l’accoglienza di Maria del progetto di Dio su di lei e si sviluppa nell’incontro con Elisabetta che sa riconoscere l’opera di Dio in lei. È in questo scambio di esperienze che si realizza la salvezza per noi. È questo l’atteggiamento che ognuna deve assumere nei confronti dell’altra: riconoscere che ogni persona porta in sé un progetto che le è dato per grazia, non certo per merito, che va accolto con rispetto, allontanando ogni sorta di pregiudizio.
La mattinata è continuata con la riflessione, sempre di P. Beppe, sulla parabola del buon Samaritano. Sono state fatte riemergere tante riflessioni vissute in quest’anno di preparazione capitolare, sottolineando alcuni comportamenti che si dovrebbero evitare nel nostro vivere quotidiano: la fretta, la paura e le scuse. La fretta ci porta alla disattenzione e alla superficialità, lasciando sempre agli altri la presa in carico di intervenire. La paura impedisce di impegnarsi in prima persona, non si sa cosa può accadere: è meglio passare oltre … la paura crea tutte le scusanti possibili: non si ha tempo, non si hanno capacità, non si è all’altezza…Ecco allora, il samaritano che mostra il coraggio di uscire da tutta una serie di paure e pregiudizi che rendono indifferenti e offre la forza per entrare in un’imprevista e concreta “periferia” dell’esistenza. Il samaritano esce dall’indifferenza e dalla paura di compromettersi; esce dalla tirannia della fretta, dell’ansia che toglie il respiro e si fa vicino, supera ogni distanza per essere prossimo! Nostro compito è farsi prossimo superando la distanza che si è costruita dentro e fuori di noi e questo è possibile attraverso un cammino di conversione in cui stabilire una relazione personale con Gesù: si è capaci di diventare buoni samaritani se c’è l’incontro e la relazione personale con il Signore. Solo così si è anche capaci di uscire verso le periferie esistenziali dell’umanità portando qualcosa di vero, di buono, di veramente utile e fecondo se c’è questa relazione con Gesù, con la sua parola, la sua luce, la sua consolazione. Ed è da questo che si diventa testimoni di fraternità da cui dipende la rivitalizzazione della vita consacrata.