SR ANCILLA PELLIZZARI
Castello di Godego 13 marzo 1930
San Pietro di Feletto 19 gennaio 2025
Iole Pellizzari faceva parte di una grande famiglia cristiana e, fin da piccola, ha sentito un’attrazione particolare per stare vicino a Gesù, come facevano le suore presenti al paese. Erano le Ancelle di Gesù Bambino che lei frequentava e che ben presto chiede di farne parte. Ancora molto giovane, entra in noviziato il 4 marzo 1948, perché il suo sogno è essere tutta del Signore e portarlo a chi non lo conosce, a chi ha bisogno di trovare gioia nella vita. Percorre tutto il cammino di formazione con molto entusiasmo e impegno, prendendo il nome di Suor Ancilla. Si mostra sempre molto disponibile e generosa nel rispondere alle varie proposte di servizio all’interno dell’Istituto, proprio come le suggerisce il nuovo nome: Ancilla!
Gli anni più intensi li vive a Trieste, fra le mura dell’Educandato Gesù Bambino: qui non risparmia un solo attimo del suo tempo e consuma ogni energia a favore dei bambini, ragazzi e giovani che sono accolti. Copre vari servizi senza mai fare differenza: dal guardaroba alle pulizie della casa, dalla sorveglianza agli ospiti al riordino delle varie parti della casa. Chi ha potuto condividere quegli anni, testimonia con quanta generosità sacrificava se stessa perché le suore che erano responsabili dei gruppi, potessero avere più tempo per riposare, per svagarsi, per studiare, per seguire chi aveva più bisogno. Il suo dire era sempre “andate voi che avete tante cose da fare, ai bambini ci penso io!”. La sua presenza metteva in riga tutti e tutti le volevano bene! Il suo ardore per Gesù e per Maria non le bastava esprimerlo dentro le mura di casa, per questo, ogni attimo libero, magari anche senza dirlo a nessuno, era pronta ad uscire quasi di nascosto, prendere Gesù Eucaristia e portarlo a questa o quella persona malata o sola: era il suo modo di essere missionaria di serenità! Chi l’ha conosciuta ricorda la sua espressione serena, pronta a consolare, a dire quella parola semplice ma convincente: “Il Signore ti aiuta, Maria ti ascolta, fidati!”.
Quando le forze e il corpo erano proprio consumate, passò alcuni anni a Teolo senza comunque fermarsi nel donare ciò che poteva in piccoli servizi per la casa e di compagnia per le persone ospiti. Infine fu trasferita a San Pietro di Feletto ormai logorata dai dolori e dall’anzianità e qui visse la sua infermità con la semplicità dei bambini che si lasciano fare tutto senza lamentarsi mai e ringraziando anche solo con il sorriso sulle labbra e negli occhi lo scintillio di chi gode del bene che riceve.
Grazie, Sr Ancilla, per la testimonianza che ci hai lasciato e, nonostante le tue fragilità, il Signore ti accoglie nel suo Regno di Pace, perché in Lui hai creduto e in Lui hai vissuto ogni tuo giorno!