Cercare

3È della persona crearsi delle immagini di se stessa, della realtà e di Dio stesso. Poi la vita ridimensiona la fantasia e manda  in frantumi tutto ciò che si è costruito aiutandoci a mettere i piedi per terra e comprendere che non è la realtà a corrispondere alla nostra immagine ma il contrario. Nel web ho letto questa storiella:

Un giorno il re di Persia bandì un concorso. Bisognava ritrarre il volto del Re. Vennero artisti da tutte le parti del mondo: gli Egiziani con splendidi blocchi di marmo, gli Indù con incredibili colori, gli Armeni con una misteriosa creta, infine una popolazione sconosciuta venne armata solo di stracci e acqua. Ciascun popolo si chiuse in una stanza e si mise a lavoro. Dopo due settimane, il Re passò per vedere chi aveva ritratto meglio il suo volto. Il re ammirò le splendide pitture degli Indù, i modelli degli armeni, le statue degli egiziani, poi entrò nella sala del popolo sconosciuto e, apparentemente, sembrava che questi non avessero fatto niente, si erano limitati a lucidare con gli stracci e l’acqua le pareti della sala. Così quando il re si avvicinò poté vedere il suo volto splendidamente riflesso. Il popolo dal nome sconosciuto vinse il concorso, perché aveva capito che solo il re può rappresentare il re.

Mi è sembrato chiaro che nessuna immagine può dire la realtà di Dio ma in ogni parte della realtà può esserci un frammento che ci parla di Dio. Ecco allora la risposta di Gesù ai discepoli di Giovanni: “Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete”. È la realtà che ci parla, che ci scuote, che ci istruisce ed è guardandola che si può incontrare Dio. Non chiudendosi nelle proprie immagini ma abbandonando i propri pregiudizi, le proprie convinzioni ci si apre al cambiamento e la ricerca di Dio non si ferma più e si lascia sorprendere dalla novità che è dentro la realtà finita e la trasforma.

Impariamo da Giovanni Battista a cercare sempre il meglio dalle nostre convinzioni a cercare oltre il conosciuto, a credere che anche la contraddizione può parlarci di Dio.

Madre Elena oggi suggerisce:

Tieniti calma il più possibile perché se il corpo è debole, ne risente anche lo spirito.