Quest’ultima domenica di Avvento ci aiuta a confrontarci con Giuseppe, promesso sposo di Maria. Egli si trova in un momento buio della sua vita. È davanti all’incertezza, al dubbio, come chi non sa più cosa pensare e tantomeno decidere. È in una situazione in cui non vede chiaramente. E si addormenta…
E Dio lo raggiunge nel sogno, nel luogo del profondo, quando le nostre difese sono abbassate. Nell’incontro con Dio nel profondo, tutti i pezzi sembrano ritrovare la loro collocazione. Giuseppe sa che la sua sposa, Maria, è incinta; sa che è tenuto a ripudiarla, sa che significa esporla a una situazione di esclusione e di sopruso. Esercitando la misericordia, Giuseppe potrebbe licenziarla in segreto, per evitare di esporre Maria a uno scandalo pubblico. È su queste alternative che Giuseppe si interroga e non sa cosa fare. La legge per l’uomo o l’uomo per la legge. L’amore che sente per Maria o mettere in risalto la situazione. L’amore vero vince ogni cosa.Matteo dice che Giuseppe è uomo giusto: cosa vuol dire essere giusto? Giuseppe sta cercando di andare oltre l’applicazione della legge, sta cercando di tener conto dell’amore nei confronti di Maria, ma ha bisogno di comprendere e trovare un senso a quello che è accaduto. Forse questo significa essere giusto: Guardare e leggere con gli occhi di Dio gli avvenimenti umani.In questa notte spirituale, Dio entra nella vita di Giuseppe per fare luce. E lo aiuta a guardare più in là. Giuseppe si sveglia e vede le cose con chiarezza e allora può decidere: occorre fidarsi di Dio e rischiare. Occorre agire secondo quello che, nel dialogo con Dio, ci sembra giusto. È l’esito del discernimento che porta a compiere la volontà di Dio. Non cerca altre spiegazioni, inizia il suo cammino di fede consapevole che non mancheranno difficoltà, altri dubbi, altre domande cui rispondere nella giustizia che nasce dall’incontro con Dio, sapendo che Egli ci cammina a fianco, sempre.